Parco Nazionale del Vesuvio

Parco Nazionale del Vesuvio

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Il Vesuvio, celebre simbolo di Napoli ed appariscente punto di riferimento da ogni zona circostante, fa parte di un complesso vulcanico assieme al Monte Somma. Il relativo Parco Nazionale fu instituito per preservarne i valori del territorio con le sue specie animali e vegetali, nonché promuovere la ricerca ed educazione ambientale. Il Vesuvio è l'unico vulcano attivo nell'Europa continentale, a riposo dall'ultima eruzione nel 1944, ma costantemente monitorato a causa del pericolo sempre presente di eruzioni, che mette a rischio decine di migliaia di abitanti dei paesi fondati sulle sue pendici; queste furono infatti completamente rase al suolo durante una delle più forti nel XVII secolo, ma l'evento più disastroso si ebbe nell'anno 79 d.C., quando un'eruzione esplosiva distrusse e seppellì le città di Pompei, Ercolano e Stabia.
La montagna alta 1281 m è ricoperta da una natura rigogliosa, che ospita un enorme varietà di flora e fauna rispetto alla superficie relativamente piccola; abbondano anche i terreni coltivati: celebre il vino Lacryma Christi, ottenuto dall'uva locale, ma anche i pomodorini del piennolo, albicocche, ciliegie, agrumi, noci e olive, molti dei quali hanno sagre dedicate in alcuni tra i 13 paesi in cui il parco è suddiviso.
Il modo più semplice per raggiungere la cima è attraverso la strada asfaltata che parte da Torre del Greco, fino al parcheggio a pochi km dal sentiero finale che porta al cratere (ingresso a pagamento); è possibile salire fin lì anche in bici da corsa, se volete una sfida, e ci sono anche sentieri sterrati adatti a mountain bike, ma è una zona di cui non ci occupiamo, e consigliamo di chiedere ad altre compagnie locali. A chi vuole fare una pedalata più lunga fino a lì, partendo dalla Penisola Sorrentina o Costiera Amalfitana, solitamente sconsigliamo di seguire tutto il percorso in bici, a causa del forte traffico stradale fino a Torre del Greco; si può invece trasportare la bici in treno sulla Circumvesuviana (ad orari in cui non è troppo affollata) partendo da buona parte dei paesi della Costiera Sorrentina, ed iniziare da lì la scalata evitando la tratta più sgradevole.

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